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Cosauti

Il villaggio di Cosauti si trova a nord del Paese, a 160 chilometri dalla capitale Chisinau. E' una delle località moldave di cui si sente spesso parlare. Il villaggio è particolarmente conosciuto grazie ai particolari strati rocciosi (arenaria e calcare). E' l'unico posto della Moldova in cui il granito si trova in superficie (formando il famoso monumento geologico Pragur).

La località è stata per la prima volta nominata in un documento datato anno 1509, ma gli scavi archeologici hanno rivelato la presenza umana in queste zone di 22 mila anni fa. Il Monastero nelle vicinanze di Cosauti Aux di Cosauti, venne fondato nel 1729. Più tardi, il monastero venne devastato dai Turchi. Nel XIX secolo, le vestigia del monastero praticamente sparirono: rimasero soltanto alcune pietre incise con iscrizioni e alcune icone tenute in una piccola casa. Nel 1994, un architetto riuscì a recuperare la vecchia mappa del monastero riuscendo a ricostruirla.

Non lontano dal monastero, si trova una sorgente mineraria alla quale si danno qualità curative (particolarmente contro le malattie della pelle e degli occhi). Secondo una leggenda, un tesoro si trova nascosto dove l'acqua sgorga dalla terra. Il villaggio è particolarmente conosciuto grazie alla pietra di Cosauti che è molto apprezzata e richiesta in Moldavia. Parecchie costruzioni importanti, i monumenti, chiese sono state costruite dalla pietra di Cosauti: la fortezza di Soroca, la chiesa dei tre Prelati di Iassy, in Romania, la chiesa di Santo-Teodora, l'arco del trionfo di Chisinau. La scultura di pietra artistica viene elaborata dagli artigiani di Cosauti poiché si sono trasmessi quest'arte di padre in figlio.

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Gli artigiani di Cosauti oltre all'arte della lavorazione della pietra, si esercitano in anche intrecciare in vimini, tessiture, vestiti tradizionali moldavi. Nelle vicinanze del villaggio di Cosauti, una foresta ampia si estende su 900 ettari, prendendo il nome di "Stanca-Jeloboc". La foresta abbonda di fonti d'acqua che generano un microclima particolare. Le rocce gigantesche situate a superficie terrestre rivelano le millenarie trasformazioni subite dalla crosta terrestre. Il legno di questa foresta è stato usato nella costruzione della flotta marittima russa per il periodo 1770-1860. Questo legno inoltre è stato usato per costruire le fortificazioni ed i ponticelli. Anche se la foresta Stanca-Jeloboc ha subito cambiamenti a causa di parecchi fattori sfavorevoli (siccità, erosione della terra, inquinamento), si trovano una vasta varietà di specie di alberi e di rare specie di flora. Nella foresta, ci sono parecchi alberi secolari, compresa una quercia di 400 anni, monumento della natura protetto dallo Stato. Le zone boscose di "Stanca-Jeloboc" costituiscono un buon riparo per numerose specie animali: cinghiali, volpi, tassi. Si nota anche la presenza di numerose specie di uccelli: oche e anatre selvagge, picchi, cicogne, spazzole, spatulas e uccelli predatori. Nel bosco si trovava anche una caverna leggendaria, oggi inaccessibile a causa di un crollo.

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